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BILL FRISELL

Descritta come “l’epicentro della musica americana moderna” (BBC), la carriera di Bill Frisell in veste di chitarrista e compositore è in costante ascesa da più di 35 anni con oltre 250 registrazioni e 40 album pubblicati.
Bill Frisell ha collaborato con una vasta gamma di artisti, registi e musicisti leggendari, ma è il suo ruolo di leader che ha raccolto ovunque crescente attenzione e riconoscimenti di livello internazionale.
Il catalogo di registrazione Frisell è stato citato dal Downbeat come “Il miglior risultato discografico mai ottenuto nel corso dell’ultimo decennio”. Esso comprende i suoi album più recenti pubblicati per la Savoy, ovvero “Segno di vita” realizzato con il Quartetto 858, “Beautiful Dreamers”, inciso con il suo Trio, e la sua collezione di interpretazioni della musica di John Lennon, intitolato “All We Are Saying”.
Le opere discografiche di Frisell edite dalla Nonesuch comprendono un’ampia gamma di espressioni musicali, dalla colonna sonora originale del film di Buster Keaton ad arrangiamenti musicali per ensemble modulari con corni e archi (nominato ai Grammy per “Storia/Mistero” e vincitore di un Grammy per “Unspeakable”, “Dream Blues” e “This Land”) oltre ad interpretazioni di opere di altri compositori classici e contemporanei americani (“Have a Little Faith”) e collaborazioni con la sezione ritmica del noto bassista Viktor Krauss e del batterista Jim Keltner (“Gone”, “Just Like a Train”, “Good Dog”, “Happy Man”).
Altre produzioni includono un album con i musicisti di Nashville, l’album da solista “Ghost Town”, un album di arrangiamenti realizzati da Frisell su canzoni di Elvis Costello e Burt Bacharach (“Sweetest Punch”), due album in trio al fianco di leggende del jazz quali Dave Holland, Elvin Jones, Ron Carter, Paul Motian, ed una raccolta di canzoni folk tradizionali americane e composizioni originali ad esse ispirate, intitolata The Willies.
L’album “Intercontinentals” che gli è valso una nomination ai Grammy, è un’opera che combina le radici della musica americana proprie di Bill Frisell con influenze di musica brasiliana, greca e del Mali.
Il suo album “Disfarmer” è stato ispirato dal lavoro del fotografo Mike Disfarmer, dedicato ai ritratti della popolazione rurale dell’Arkansas verso la metà del secolo scorso.
La sua incisione più recente si intitola “Floratone II” ed è stata realizzata con il gruppo cooperativo omonimo che lo ha visto al fianco dei suoi fedelissimi collaboratori Matt Chamberlain, Lee Townsend e Tucker Martine.
Al debutto, il loro album è stato descritto come un “capolavoro di collage musicale realizzato in studio” – (Guitar Player) nonché come “una delle musiche più avvincenti emerse quest’anno.” (NPR).
Nel corso del 2012 a Frisell è stato attribuito il titolo di “Artista Doris Duke”, ovvero uno tra gli artisti americani più vitali e produttivi dello spettacolo.
Nel 2006 Frisell è stato nominato beneficiario delle sovvenzioni “Fellow USA Rasmuson” offerte dalla United States Artists ed inoltre è beneficiario delle sovvenzioni del “Meet the Composer” e della “National Performance Network”.

 

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