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Ensemble ReEncuentros

Eduardo Hubert pianoforte

Anton Martynov violino

Lyda Chen-Argerich viola

Jorge Bosso violoncello

Enrico Fagone contrabbasso

Ensemble ReEncuentros

Cosa accade quando un gruppo di amici, tutti artisti di livello internazionale, sente l’esigenza di riunirsi semplicemente per suonare, divertirsi e scoprire nuove frontiere musicali?

Musicisti provenienti da varie parti del mondo si incontrano, con la voglia di superare il tradizionale repertorio classico e di esplorare suoni di paesi geograficamente vicini eppure lontani come l’Armenia, la Turchia, il Kazakistan…

A questo si aggiunge la scelta di musiche dei più celebrati autori latinoamericani, specchio di un dialogo fra culture eterogenee (non poteva essere altrimenti, visto che tre degli elementi dell’Ensemble ReEncuentros provengono dall’Argentina).

Accanto al tango, quindi, il repertorio spazia da Bach a Mozart passando per Milhaud, Copland, Bernstein, Ginastera, Villa Lobos, Lecuona, Cervantes, Romero, Ponce, Chavez fino a composizioni degli stessi elementi dell’Ensemble.

Un incontro fra il passato e il futuro, tra folclore e musica colta che l’Ensemble ha avuto modo di sperimentare fin dal suo primo debutto a giugno 2016, all’interno del prestigioso Progetto Martha Argerich promosso da Lugano Musica, che è impresso nel cofanetto 2016 inciso per Warner Classics-BSI.

Questo è ReEncuentros!

Nato a Mosca da una famiglia di fisici, Anton Martynov è considerato un musicista versatile e affronta un vasto repertorio, singolare e personale, arricchendolo con le proprie composizioni. Il suo talento è stato elogiato dalla pianista Martha Argerich ed il violinista Ivry Gitlis, a chi Anton dedica nel 2012 la “Ouverture Biografica”, in occasione del suo 90 ° anniversario celebrato alla Sala Gaveau a Parigi. Ha iniziato a suonare il pianoforte all’età di tre anni e violino due anni dopo. Ha studiato presso la Scuola e l’Accademia Gnessin di Mosca e più tardi con Dora Schwarzberg a Brescia e Piero Farulli a Fiesole. A 16 anni, inizia la sua carriera da solista e l’anno successivo incide il Concerto op. 77 di Brahms, distribuito da “ARTE”. Vincitore del Concorso Internazionale di Stresa (1994), entra a far parte del Quartetto “Anton” e dell’Orchestra des Champs Elysée à Parigi; diventa spalla dell’Orchestra Sinfonica di Milano e più tardi dei “Musiciens du Louvre”, la formazione con la quale suona regolarmente da solista sotto la proposta di Marc Minkowski.
La pratica di vari strumenti oltre al violino (viola, pianoforte, clavicembalo, organo) e della composizione lo conduce alla direzione d’orchestra che apprende sotto la guida di Alun Francis e George Victor Dumanescu. Tra i suoi partner di musica da camera possiamo citare: Martha Argerich, Boris Berezovsky, Olli Mustonen, Filipe Pinto Ribeiro, Akane Sakai, Apostolos Palios, Natalia Morozova, Oleg Marchev, Denis Pascal, Pierre Réach, Alasdair Beatson, Ivry Gitlis, Vadim Repin, Michael Guttman, Philippe Graffin, Xavier Phillips, Boris Andrianov, Vittorio Ceccanti, Diana Ligeti, Tatiana Vassilieva, David Waterman, David Guerrier. É ospite dei festival di Pietrasanta, Cortona, Ravenna, Kuhmo, Lugano, Villars, Saint-Nazaire, Saint-Robert, Recife, Lelystad, Calenzana, Atene, Bagnères de Bigorre, Novosibirsk e Bordeaux. Si è esibito presso l’Auditorium di Madrid e Vila-Seca (Spagna), al Teatro Donizetti di Bergamo, al Teatro del Ventesimo Secolo di Londra, come solista con l’Orchestra della Svizzera Italiana (Lugano), Ensemble “Apollo” (L’Aia), i Virtuosi di Recife, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Modo Antiquo, l’Orchestra da Camera di Novosibirsk, la Camerata di Parigi, l’Orchestra “Cantelli” di Milano e l’Orchestra Sinfonica di Istanbul e dirige le ultime quattro formazioni con eccellente reazione della stampa. La sua registrazione del Concerto per violino di Federico Maria Sardelli sotto la direzione dell’autore (Firenze, Brilliant Classics, 2013) ha ricevuto 5 stelle della rivista francese “Diapason”. Anton Martinov è direttore artistico della Stagione Concertistica “Rive Gauche Musique” a Parigi sin dalla sua fondazione nel 2009 e suona un Nicolò Gagliano del 1732.

 

Nata a Ginevra, Lyda Chen ha prima studiato violino al Conservatorio di Musica della sua città con Ayla Erduran. Ha poi seguito i corsi del professor Lin Yao Ji al Conservatorio Centrale di Pechino. Al suo ritorno dalla Cina si è laureata in legge all’Università di Ginevra. In seguito ha trovato diverse affinità con la viola e il suo repertorio. Ha iniziato a suonare in diverse formazioni cameristiche, conseguendo poi il diploma in musica da camera presso il Conservatorio di Ginevra. Ha in seguito perfezionato i suoi studi con Marie-Françoise Pallot del Conservatorio di Boulogne. Gli incontri musicali con la madre, Martha Argerich, le ha aperto la strada a successive esperienze musicali, esibendosi con molti fantastici artisti e all’interno di diverse prestigiose location: Festival di Verbier, La Roque d’Antheron, Viviers, les Folles Journées de Nantes, Chambery, Salzburg Festspielen e per il Progetto Argerich di Lugano. Ha tenuto concerti di musica da camera a Tokyo (Triphony Hall e Sumida Hall), al Teatro Colon, Salle Pleyel, il Mozarteum di Salisburgo e come solista presso la Tonhalle di Zurigo, il Teatri del Circulo e di San Juan. È stata invitata a suonare con diverse orchestre come la Japan New Philharmonic Orchestra della RSI, la China All Star Orchestra e la Western Eastern Divan Orchestra. Nel 2013 e 2014 ha suonato come solista e dirigendo orchestre professionali a Valenciennes, Beijing e Guanzhou. Ha tenuto recital e diretto masterclass per Conservatori in Spagna, Argentina, Svizzera, Bolivia e Kazakstan. La registrazione EMI del Festival di Lugano include i quartetti di Beethoven, Dvorak, Schumann, Faurè, e i quintetti di Franck e Schostakovic, con musicisti del calibro di Ivry Gitlis, Mischa Maisky, Martha Argerich e Gabriela Montero.

 

Violoncellista e compositore, Jorge Bosso negli ultimi anni ha realizzato lavori che rimandano sempre di più ad un’idea concettuale, alla ricerca di un pensiero trascendentale, metafisico come: “Kohelet” per solo violino, solo cello e coro misto ispirato al sacro libro Ecclesiaste, “Duo I” e “Duo II” per violino e violoncello, “Piano Trio”, “Requiem” per coro misto, soprano e cello solo, “Bridges” basato sui Preludi e Fughe op. 87 di Shostakovitch, “Der Frühling der Minnesanger” (Bach – Bosso) per solo violino e coro misto, Aulularia per 5 attori, quartetto vocale e ensemble, “Je Suis Surikov Kazakh Russe” per baritono, solo violino, solo cello, gruppo folkloristico russo, orchestra d’archi, percussioni, coro misto e coro di voci bianche, commissionato dall’amministrazione di Krasnoyarsk. Le opere di Bosso sono state eseguite in diversi paesi e città quali Petrozavodsk, San Pietroburgo (Sala Bolshoi), Nizhny Novgorod, Mosca (Sala Bolshoi), Vienna, Salisburgo, Milano, Inghilterra, Svizzera, Israele, Turchia, Croazia, Stati Uniti, Belgio, Olanda, Francia, Spagna. Parallelamente ha proposto opere del passato sotto un’altra prospettiva: frutto di questo percorso sono le orchestrazioni delle sonate per violino e pianoforte di Ravel, Debussy, Strauss scritte per Dora Schwarzberg, e le sonate per violoncello di Debussy nella versione per archi e in seguito per orchestra sinfonica, composte rispettivamente per Enrico Dindo e Gavriel Lipkind. Ha avuto il privilegio di conoscere e collaborare con grandi musicisti quali Dora Schwarzberg, Ivry Gitlis, Martha Argerich, Lilya Zilberstein. Alcune di queste collaborazioni sono state incise, e prodotte su CD dalla casa discografica EMI. Un punto di svolta nella sua carriera artistica è stato l’incontro e la profonda amicizia con la violinista Dora Schwarzberg,   con la quale ha creato ed eseguito numerose composizioni. Risultato dei loro pensieri e riflessioni è la creazione del festival Bridges a Tel Aviv. Durante il Progetto Martha Argerich 2012, è stato prodotto e trasmesso dalla RSI Rete Due, Radio Televisione Svizzera Italiana, il ciclo di venti puntate da lui concepito, Alla Ricerca del Tango Perduto, ispirato alla musica di Buenos Aires con la collaborazione di Giada Marsadri. Nel gennaio 2014 DECCA rilascia la sua versione per violoncello e archi de Las Cuatro Estaciones di Astor Piazzolla, eseguita da Enrico Dindo insieme a I Solisti di Pavia. Nel maggio 2014 ha realizzato la première delle sue Tre meditazioni per coro misto e violoncello al Festival Biblico di Vicenza, durante la prolusione tenuta dal cardinale Gianfranco Ravasi. Nel dicembre dello stesso anno viene realizzata la première di Valentina! Un violoncello a fumetti, per solo violoncello e archi – commissionata da Enrico Dindo, I Solisti di Pavia e la Fondazione Banca del Monte di Lombardia – in collaborazione con l’Archivio Crepax presso il Teatro Fraschini di Pavia. Nel 2015 gli sono stati commissionati: BROTHERS per due violoncelli e coro misto a cappella – ispirato alla corrispondenza tra i fratelli Van Gogh -, Tangos at an Exhibition! per ensemble strumentale (prossima registrazione presso gli studi di LimenMusic), e Cinco Tangos Apòcrifos per cello e archi.

 

Enrico Fagone è stato definito dalla stampa specializzata uno dei musicisti più promettenti a livello internazionale, tra i migliori contrabbassisti del mondo e, malgrado la giovane età, la qualità e la vastità delle esperienze musicali di Enrico Fagone (che vanno da Martha Argerich a Elio e le Storie Tese) sostengono questa affermazione. Si diploma giovanissimo con il massimo dei voti presso il Conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza perfezionandosi poi con maestri di fama internazionale fra cui Franco Petracchi, Klaus Stoll (primo Contrabbasso dei Berliner Philharmoniker dal 1965 al 2008). Fin dalla giovane età vince importanti concorsi nazionali ed internazionali per contrabbasso solista tra cui il Torneo Internazionale Musicale per Archi “TIM”, il “Werther Benzi” di Alessandria, il concorso al Teatro Regio di Torino, il concorso per contrabbasso solista dell’Orchestra della Svizzera Italiana e per docente presso il Conservatorio della Svizzera Italiana. É regolarmente invitato nei più importanti festivals di musica da camera in tutto il mondo dove collabora con artisti quali Martha Argerich, Vladimir Ashkenazy, Mischa Maisky, Vadim Repin, Ivry Gitlis e molti altri. Ha inciso per le importanti etichette EMI, Deutsche Grammophon (Martha Argerich&friends), RaiTrade e di recente uscita un CD per Stradivarius (“Giovanni Bottesini duets”) pluripremiato a 5 stelle dalle più importanti riviste specializzate (Amadeus, Rivista Musica, Classic Voice etc.) con l’Orchestra della Svizzera italiana. Stimato virtuoso e passionale interprete, viene regolarmente invitato ad esibirsi come solista in tutto il mondo accompagnato da orchestre quali l’Orchestra di Padova e del Veneto, National Youth Orchestra (UK), Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra della Svizzera Italiana, Dallas Symphony Orchestra, Napa Valley Symphony Orchestra, Orchestra Nazionale del Paraguay, Bilkent Symphony Orchestra (Turchia), Orchestra Municipale di Rosario, Haifa Simphony Orchestra, Orchestra G. B. Martini di Bologna. Molti sono i compositori contemporanei gli hanno dedicato importanti composizioni quali Luis Bacalov, Teppo Hauta-aho, Jorge Bosso, Raffaele Bellafronte e Lamberto Curtoni.  Enrico Fagone è primo contrabbasso solista dell’Orchestra della Svizzera Italiana e collabora con orchestre come la Filarmonica della Scala di Milano, Sinfonica Nazionale della RAI, Accademia Nazionale di S. Cecilia, Teatro dell’Opera di Roma, NHK di Tokio con grandi direttori d’orchestra quali Lorin Mazeel, Riccardo Muti, Claudio Abbado, Myun-Whun Chung, Alain Lombard, Vladimir Ashkenazy etc. É docente di Contrabbasso presso   il Conservatorio della Svizzera Italiana ed è regolarmente invitato nelle più importanti istituzioni mondiali quali la Juilliard School di New York, Manhattan School of Music, Jerusalem Academy, Royal Academy di Londra, Conservatorio Superiore di Parigi, Royal Danish Academy di Copenhagen, Toho Gakuen di Tokyo etc. Enrico Fagone Suona un contrabbasso del liutaio Italiano Pietro Pallotta (1780) e occasionalmente il famoso contrabbasso di Gasparo da Salò (1590). Dal 2010 è ambasciatore nel mondo del “Progetto Martha Argerich Presents” e dal 2015 Direttore artistico del prestigioso Concorso internazionale per contrabbasso Giovanni Bottesini.

 

Pianista, compositore, direttore d’orchestra, didatta e ricercatore, Eduardo Hubert è conosciuto a livello internazionale anche come organizzatore di prestigiosi festival ed eventi particolari come l’edizione del 2000 di Martha Argerich & Friends, il Festival Argerich a Buenos Aires in qualità di coordinatore artistico (dal 2001 al 2005), Festival “Progetto Cenacolo” di Francavilla al mare (CH) come direttore artistico, manifestazione premiata l’anno 1998 dal Presidente della Repubblica Italiana O. L. Scalfaro. Si è diplomato presso il Conservatorio Nazionale di Buenos Aires con Antonio De Raco, seguendo la scuola di Vincenzo Scaramuzza. Nel 1974 si è trasferito in Italia perfezionandosi con Fausto Zadra, Carlo Zecchi, Guido Agosti e studiando la direzione d’orchestra con Franco Ferrara e Leonard Bernstein. In seguito ha conseguito la “Licence de concert” e il “Prix de virtuosité” presso il Conservatorio di Losanna. Ha collaborato con artisti quali Martha Argerich, Sandor Vegh, Jury Bashmet, Luis Bacalov, Franco Petracchi, Ivry Gitlis, Gervase de Peyer, Wolfgang Meyer, Dora Schwarzberg ecc. Ha creato e diretto la prima Orchestra da camera del Molise “A. Lualdi” e l’Orchestra Filarmonica Adriatica. Dal 2006 al 2007 ha collaborato con il Sistema di Orchestre Giovanili in Venezuela e, in seguito, in Argentina per cui tiene dei corsi di capacitazione per giovani direttori e come direttore ospite delle Orchestre Giovanili. Nel 2008 ha realizzato una tournée di concerti in Italia insieme a Martha Argerich e Nelson Goerner in omaggio al comune M° Vincenzo Scaramuzza. Nel 2010 suona nella Salle Pleyel a Parigi in un programma argentino con Martha Argerich, Gabriela Montero, Luis Bacalov, Geza Hoszu, Mark Drobinsky e a Roma per l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dove assieme a Martha Argerich interpreta il suo Martulango per pianoforte, bandoneon (al bandoenon Nestor Marconi), violino e archi (al violino Rafael Gintoli). Sempre all’Auditorium Parco della Musica, è protagonista nel 2012, assieme a Martha Argerich, di un concerto nella Sala Santa Cecilia. Nel 2013 si è esibito al Ravenna Festival e a Lugano assieme a Ivry Gitlis e Martha Argerich. Ha inciso, anche in qualità di compositore, per le etichette Dante, Pentaphon, EMI, Ricordi. A gennaio 2012 è uscito il cd Live in Beppu (Giappone) a sostegno delle vittime di Fukushima per il progetto “Musicians Chain of Hope”, registrato assieme a Martha Argerich, Jury Bashmet ed altri prestigiosi musicisti. Fra le recenti registrazioni, “La Creation du Monde” di Milhaud all’interno del cofanetto dedicato al “Progetto Argerich 2014” di Lugano per l’etichetta Warner Classics. Per la sua ampia e approfondita conoscenza del repertorio, la musica da camera è divenuta sua materia di insegnamento presso la Musikhochschule di Karlsruhe ed il Conservatorio di Pescara e per ambiziosi progetti indirizzati ai giovani talenti musicali come l’Ensemble di Musica da Camera della Young Talents Orchestra EY e le masterclass presso l’Accademia Praeneste a Roma. A novembre 2015 assieme a Luis Bacalov, si è esibito nella sala grande della Filarmonica di San Pietroburgo in un programma di sue composizioni accanto a brani di Bacalov e Piazzolla. Ha ricoperto il ruolo di direttore artistico per l’inaugurazione del nuovissimo Centro Cultural Kirchner a Buenos Aires. Per l’apertura del “Progetto Argerich” nel luglio 2015 a Lugano, si è esibito nel Concerto Porteña di Luis Bacalov in prima assoluta e successivamente a Buenos Aires nella Sala della Ballena Azul del Centro Cultural Kirchner.

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