COMUNICATO STAMPA

Due suite da balletti in concerto a L’Aquila per la Barattelli domenica 12 marzo.

Le musiche di due celebri balletti, “Romeo e Giulietta” e “Petruška” eseguite da sei straordinari interpreti: Andrea Oliva, Alessandro Carbonare, Fabrice Pierre e il Trio Metamorphosi.

L’AQUILA. Sei musicisti di talento sono protagonisti dell’originale evento musicale che propone la Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”, in programma domenica 12 marzo all’Auditorium del Parco con inizio alle ore 18. Saranno eseguite due suite musicali, tratte da altrettanti celebri balletti: Romeo e Giulietta di Sergej Prokof’ev e Petruška di Igor Stravinskij nelle trascrizioni per sestetto. L’ensemble è formato da Andrea Oliva, primo flauto solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, Alessandro Carbonare primo clarinetto della stessa prestigiosa orchestra, l’arpista francese Fabrice Pierre, altamente specializzato nei repertori contemporanei, e il Trio Metamorphosi formato dal violinista Mauro Loguercio con i fratelli Francesco e Angelo Pepicelli, rispettivamente violoncellista e pianista.

L’amicizia e la stima che uniscono gli artisti del Trio Metamorhosi da numerosi anni hanno creato il terreno per realizzare questo progetto originale, che viene presentato in tour nelle migliori sale da concerto italiane in questi giorni.  La scintilla da cui i musicisti sono partiti, è stata la scoperta della trascrizione di Petruška di Stravinskij per questo organico realizzata dal violinista israeliano Yuval Shapiro: entusiasmante, con impasti timbrici speciali ed evocativi. Poi la fortuna di avere un magnifico trascrittore come Fabrice Pierre, già collaboratore di Pierre Boulez all’ensemble Intercontemporain, ha consentito al gruppo di accostare una nuova versione di Romeo e Giulietta di Prokof’ev per i sei strumenti. L’originale adattamento per sestetto composto da violino, flauto, clarinetto, violoncello, pianoforte e arpa, sfrutta appieno l’ampia tavolozza timbrica degli strumenti, giocando sulle differenti possibilità tecniche offerte da ogni tasto e da ogni corda.

Riducendo le masse sonore a una dimensione cameristica, la musica di Prokof’ev si avvicina di più all’ascoltatore mettendo in evidenza i contrasti e la forza della tragedia di Shakespeare. Le suite musicali del balletto sono state da subito considerate come pagine di successo, fin dalla prima del 1938 e hanno iniziato ad avere vita propria anche senza le coreografie.

Nonostante la storia sia diversa, lo stesso grande successo avevano avuto, fin dalla prima rappresentazione a Parigi nel 1911, le avventure della marionetta Petruška che prende vita, danza, si innamora e combatte.

In questo evento, dunque, interpreti d’eccezione eseguono in una sola serata due suite musicali di balletti, fra i più belli e famosi del Novecento.

Con preghiera di pubblicazione/diffusione

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