Musiche di Kurt Weill, Hans Eisler, Giacomo Puccini, Francis Poulenc, Arnold Schoenberg, Mischa Spoliansky, Ralph Maria Siegel, Norbert Schultze
Sin dalle prove giovanili, Giacomo Puccini si è imposto come compositore legato, da una parte, alle radici italiane e dall’altra abitato da una curiosità marcata rispetto alle novità della musica, del teatro e della cultura in ambito europeo. Decennio dopo decennio questa curiosità si trasforma in una fonte di arricchimento, ispirazione e costante elaborazione che nutre la sua creatività da Butterfly al Trittico, da Fanciulla del West a Turandot. Non a caso Puccini nel 1924 si reca in auto, partitura sottobraccio, ad ascoltare la contestata prima fiorentina del Pierrot Lunaire di Schönberg e per conoscerne l’autore. Questo viaggio musicale testimonia, per rapidi intrecci, dei fermenti musicali che stavano animando l’Europa. Dalla Francia alla Germania ma non soltanto, ci si presenta un mondo artistico e musicale che corre verso rapidi cambiamenti, mentre Puccini era costretto a fermare dolorosamente e troppo presto la sua parabola artistica, dalla quale sarebbero scaturiti di certo altri essenziali stimoli per la cultura musicale europea e per il pubblico operistico di tutto il mondo.