XXIV Rassegna di Musica Antica “I Concerti di Euterpe”
“La Circe”
operetta a 3 di Alessandro Stradella
Mayan Rachel Goldenfeld – CIRCE, soprano
Sabrina Cortese – ZEFIRO, soprano
Yuri Miscante Guerra – ALGIDO, basso
STRADELLA Y – PROJECT
Nina Przewozniak violino
Annarita Lorusso violino
Francesco Olivero tiorba
Giulio Falzone tiorba
Maria Irene Caraba viola da gamba
Serena Seghettini viola da gamba
Amleto Matteucci contrabbasso
Lucia Adelaide Di Nicola clavicembalo e organo
ANDREA DE CARLO direzione
in collaborazione con il Conservatorio di Musica “A. Casella” dell’Aquila
La serenata di Stradella La Circe fu commissionata dalla principessa Olimpia Aldobrandini, una fiorentina i cui defunti mariti romani erano stati membri delle potenti famiglie Borghese e Pamphilij. L’occasione fu una sontuosa festa nella sua villa sulle colline di Frascati il 16 maggio 1668, che celebrava l’ascesa alla porpora cardinalizia di Leopoldo de ‘Medici. Per questo motivo la serenata rappresenta un affascinante esempio di collaborazione di mecenatismo aristocratico nella Roma barocca. L’elogio di Apolloni si rappresenta su una bella fontana sui pendii frondosi del monte Parnaso: il fantasma della maga Circe emerge dai Campi Elisi ricordandoci di essere figlia di Apollo, ma mentre sta cercando la tomba di suo figlio Telegono, viene distratta da una luce brillante; il dio Algido, fiume di Frascati, spiega che questa luce è la presenza di un Medici. Circe continua a conversare con Zefiro echegginate e tutti e tre offrono elogi al nuovo cardinale; testimoni oculari alla festa hanno riferito che a questo punto ciascuno dei cantanti aveva presentato costosi regali al prestigioso ospite.