MIMMA CAMPANALE

Nata nel 1990, compie gli studi musicali in pianoforte, canto lirico e composizione presso il conservatorio “Piccinni” di Bari, affermandosi, sin dall’età di sei anni, in concorsi pianistici a livello nazionale ed europeo. Tra questi: Primo premio al concorso nazionale “Pietro Argento” (Gioia del Colle), primo premio assoluto al concorso nazionale “I. Stravinsky” (Bari), primo premio al concorso nazionale “Giovani musicisti” (sezione Sannicandro Garganico), primo premio al concorso europeo per giovani pianisti “G. Curci” (Barletta).

Consegue le lauree di primo livello (2016) e di secondo livello (2018) in Direzione d’orchestra, entrambe a pieni voti con lode presso il conservatorio “Giordano” di Foggia sotto la guida di Marco Angius.

Nel 2018 frequenta la Masterclass di direzione d’orchestra su Richard Strauss e il tardo romanticismo tedesco tenuta da Benedetto Montebello presso il conservatorio “Giordano” di Foggia. Nel giugno 2019 viene selezionata per la Masterclass di direzione d’orchestra incentrata sul repertorio contemporaneo tenuta da Arturo Tamayo presso il Conservatorio della Svizzera Italiana a Lugano.

In qualità di compositrice, la particolare attenzione per il repertorio contemporaneo la porta a frequentare Masterclass di composizione con Ivan Fedele e corsi con Daniele Bravi.

Dal 2012 comincia a lavorare come direttore d’orchestra. Dopo esperienze sinfoniche e liriche (tra cui Così fan tutte presso il teatro “Umberto Giordano” di Foggia e la quarta sinfonia di Mahler), debutta con l’Orchestra di Padova e del Veneto con programmi eclettici: repertorio sinfonico (in collaborazione con l’Associazione “Galuppi” di Venezia), musica da camera, musica sacra, repertorio per bambini per il ciclo “Family & Kids”.

Particolarmente interessata al legame della musica con le altre forme d’arte, collabora con il Museo del Precinema di Padova dirigendo, in prima esecuzione assoluta, una trascrizione per orchestra delle prime colonne sonore del cinema muto; inoltre tiene un concerto coreografico in collaborazione con il “Tersicore ballet” di Foggia per una manifestazione sulle pari opportunità.

È assistente di Marco Angius in occasione dell’inaugurazione del Festival MilanoMusica 2017 con Studi per l’intonazione del mare di Salvatore Sciarrino, dove ricopre il ruolo di coordinatrice delle masse di 100 flauti e 100 sax, e in collaborazioni per nuove produzioni in prima esecuzione assoluta con il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, i Teatri di Reggio Emilia / Festival Aperto, con opere di Adriano Guarnieri (Fammi udire la tua voce, 2017) e Filippo Perocco (Lontano da qui, 2018).

Dal 2016 inizia a collaborare con l’Orchestra di Padova e del Veneto non solo come direttore, ma anche come assistente alla direzione musicale e alla regia televisiva per le quattro edizioni di Lezioni di suono, lezioni musicali trasmesse su rai 5 con Salvatore Sciarrino, Ivan Fedele, Giorgio Battistelli, Sandro Cappelletto, Guido Barbieri, Stefano Catucci e per Immortali Amate, format televisivo sui cinque concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven, interpretati da Leonora Armellini, Maria Perrotta, Mariangela Vacatello, Anna D’Errico, Gloria Campaner e trasmesse su Rai 5 nel novembre 2020 in occasione del 250° anniversario della nascita del compositore.

La sua versatilità artistica la spinge già all’età di 10 anni, a partecipare a un progetto per incidere un cd dedicato alla letteratura pianistica per l’infanzia di autori contemporanei per l’Associazione musicale “Stravinsky” di Bari.

Nel 2018 collabora con l’etichetta Stradivarius come traduttrice per il booklet del cd di Luigi Nono “Prometeo. Tragedia dell’ascolto” (STR37096).

In qualità di compositrice realizza una trascrizione per tromba e archi di Albumblatt (Glazunov), eseguita e diretta il 27 maggio 2018 a Foggia.

Accanto agli studi musicali, nel 2012 consegue la laurea in Psicologia presso l’Università degli studi di Bari, presentando uno studio sperimentale sulla valenza emozionale del linguaggio musicale.

Attualmente è laureanda in Psicologia clinica presso l’Università degli Studi di Torino. Sta lavorando alla creazione di un programma di ricerca che dimostri la necessità della musica per l’essere umano attraverso l’intreccio di psicoanalisi ed epigenetica.