Comunicato stampa
CS091125 Torna a L’Aquila l’Accademia Bizantina, uno dei migliori gruppi di musica barocca italiana per l’esecuzione integrale dell’Arte della Fuga di Bach.
COMUNICATO STAMPA
Torna a L’Aquila l’Accademia Bizantina, uno dei migliori gruppi di musica barocca italiana per l’esecuzione integrale dell’Arte della Fuga di Bach.
L’AQUILA. Protagonista del prossimo concerto per il cartellone della 80ma stagione della Società Aquilana dei Concerti “Bonaventura Barattelli” è uno dei migliori gruppi italiani di musica barocca: l’Accademia Bizantina.
Spesso ospite nelle stagioni della Barattelli, con programmi monografici esclusivi, l’ensemble torna per l’esecuzione integrale di uno dei capolavori di Johann Sebastian Bach: “L’arte della fuga” BWV 1080. L’appuntamento è per domenica 9 novembre all’Auditorium del Parco, con inizio alle ore 18.
L’Accademia Bizantina nasce a Ravenna nel 1983. Le sue interpretazioni ripartono dalle regole del linguaggio stilistico barocco: le indaga senza aggiungere, eliminare o trasformare, affidandosi ai suoni di strumenti antichi. Questo tratto distintivo si è consolidato con l’arrivo nel 1996 del direttore Ottavio Dantone, profondo conoscitore dei codici espressivi barocchi. Il suo sistema, forgiato dall’esperienza e da uno studio filologico costante, ha permesso all’Accademia Bizantina di diventare un’orchestra pronta ad accostarsi con consapevole onestà a qualsiasi repertorio.
Ogni esecuzione di Accademia Bizantina, che dal 2011 può contare sul concertmaster, primo violino, Alessandro Tampieri, è un inaspettato viaggio nel tempo, un inimitabile equilibrio tra tecnica, abilità, rigore, cultura interpretativa, intuito e accuratezza stilistica.
Per l’esecuzione dell’integrale bachiano dell’Arte della Fuga insieme ad Alessandro Tampieri sono presenti: Ana Liz Ojeda violino, Marco Massera viola, Alessandro Palmeri violoncello e Stefano Demicheli organo, con la direzione dello stesso Ottavio Dantone.
L’Arte della Fuga si struttura come un’indagine sulle più varie possibilità di un singolo tema, esplorato attraverso fughe e canoni, pur senza mai perdere la propria identità. In questo senso, non è un unicum nella produzione bachiana; rappresenta piuttosto il culmine di una serie di opere concepite come esempi di un preciso principio compositivo: l’esplorazione di tutte le possibilità trasfigurative di un tema di partenza, come avviene nelle Variazioni Goldberg e nell’Offerta musicale. Bach procede con rigore quasi scientifico, mostrando le molteplici forme in cui viene trasformata l’idea musicale di partenza, con crescente complessità: il tema può essere presentato nella sua forma pura, oppure invertito, capovolto o ancora combinato simultaneamente con raffinate tecniche di contrappunto, sottoposto a intrecci di sorprendente densità.
Con preghiera di pubblicazione/diffusione