Il soprano Gaia Mattiuzzi e il chitarrista Massimo Felici domenica 16 settembre
chiudono il XXV Festival Internazionale della Chitarra
L’AQUILA. Il concerto di chiusura del XXV Festival Internazionale della Chitarra realizzato dalla Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli” in collaborazione con l’Associazione Chitarristica Aquilana e l’Associazione Festival Internazionale della Chitarra è in programma domenica 16 settembre presso l’Auditorium del Parco con inizio alle ore 21.
In concerto due interpreti d’eccezione: il soprano Gaia Mattiuzzi e il chitarrista Massimo Felici.
In programma un ciclo di songs per voce e chitarra, l’op. 207 del compositore Mario Castelnuovo-Tedesco, al quale è stato dedicato l’intero Festival in occasione del cinquantesimo della morte. L’opera è intitolata “The Divan of Moses-Ibn-Ezra” ed è stata composta, appunto, su testi del poeta ebreo spagnolo del XI secolo.
Gaia Mattiuzzi, cantante di formazione classica, è attiva anche nell’ambito della musica jazz e contemporanea, svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero e ha collaborato come solista con numerose formazioni orchestrali e cameristiche. Collabora stabilmente con alcuni artisti fra i quali il chitarrista Massimo Felici. Lui aquilano di nascita è un punto di riferimento per l’Associazione Chitarristica Aquilana e la stessa Associazione Festival Internazionale della Chitarra, attualmente docente al Conservatorio di Parma è uno dei principali interpreti della musica di Mario Castelnuovo-Tedesco. Infatti nella sua discografia spiccano il CD “Escarraman” (1995), contenente anche alcune opere in prima mondiale e l’integrale dei Concerti per chitarra e orchestra dello stesso compositore per l’etichetta olandese Brilliant (2005), che hanno suscitato reazioni entusiastiche da parte della critica internazionale.
Non è un caso che si sia scelto di chiudere il Festival dedicato a Mario Castelnuovo-Tedesco con il ciclo di Songs in programma: questa raccolta di liriche è considerata, infatti, quasi il suo testamento spirituale, strutturata in cinque sezioni ed un epilogo. Nella musica che accompagna i versi del poeta sefardita emergono in modo intimo tutti quei sentimenti di amarezza e disillusione che l’autore prova al termine della sua vita, molto a contrasto con la sua musica serena, spensierata e ottimista che avevano costituito la sua musica fino ad allora.
Ente Musicale Società Aquilana dei Concerti "BONAVENTURA BARATTELLI"
Tel.: +39 0862 24262