COMUNICATO STAMPA
Musica e cinema: in scena a L’Aquila il 13 aprile l’omaggio a François Truffaut ideato dalla pianista jazz Rita Marcotulli con un ensemble di eccellenza e la regia di Maria Teresa De Vito.
L’AQUILA. Uno spettacolo per immagini e improvvisazione jazz è quello ideato dalla grande pianista e compositrice jazz Rita Marcotulli, un omaggio al celebre regista François Truffaut (1932-1984), realizzato con un ensemble di eccellenza formato da alcuni fra i migliori musicisti jazz italiani: Javier Girotto, sax, clarinetti e flauti; Aurora Barbatelli, arpa; Ares Tavolazzi, contrabbasso; Roberto Gatto, batteria; Vince Abbracciante, fisarmonica; con la regia di Maria Teresa De Vito. L’appuntamento promosso dalla Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”, per la quale gli artisti coinvolti sono soliti presentare i loro progetti più innovativi e di successo, è in programma domenica 13 aprile al Ridotto del Teatro Comunale con inizio alle ore 18.
Una perfetta sintonia fra cinema e musica, dove la magia e le inquietudini del regista francese sono tradotte in note dalla pianista romana fin dal 1998 con l’album The woman at next door, registrato per l’etichetta francese Label Bleu. Poi l’etichetta ha chiuso e il disco non più reperibile. Così, nel 2009 Rita Marcotulli ha deciso di reincidere i brani, con la squadra di musicisti quasi immutata, mantenendo lo spirito originario del progetto. La Marcotulli ha tradotto in musica il tema della fuga presente ne Il ragazzo selvaggio, il tema della memoria e quelli legati ad un personaggio caratteristico come l’Antoine Doinel di Baci rubati, la sua instabilità ricca di umanità e di una voglia di vivere particolare, fino a rielaborazioni di celebri temi di colonne sonore, come quella di 400 colpi. Una voglia di mettersi in gioco, di provarsi, di correre il rischio della ricerca di una propria strada nel mondo, quel capitolo che nella performance ha il nome di The song of experience.
Uno dei meriti del gruppo è quello di giocare e improvvisare conoscendo bene il proprio ruolo, senza diventare solo una colonna sonora per le immagini, ma mantenendo un dialogo equilibrato con le scene di Truffaut. Sulla scena la pianista romana lascia spazio ai suoi compagni e li sostiene nella parte armonica. Il tutto in un perfetto interplay con la fisarmonica di Vince Abbracciante, piena di pathos, l’energia della batteria di Roberto Gatto nei passaggi più hard-bop, oppure la leggerezza di Aurora Barbatelli con la sua arpa celtica e la “voce”, i fiati di Javier Girotto a cui è affidata l’esposizione melodica. La regia di Maria Teresa de Vito, produttrice e autrice specializzata nella realizzazione di documentari e contenuti audiovisivi, mantiene saldo il legame fra immagini e esplorazioni musicali. Rita Marcotulli con questa produzione conferma la sua capacità improvvisativa jazz, multietnica e culturale, legata alle immagini, come accaduto in altre fortunate produzioni come la realizzazione del film “Basilicata Coast to Coast” per il quale si è occupata della colonna sonora. Grazie a questo lavoro la Marcotulli ha ricevuto il Ciak d’oro nel 2010, il Nastro d’argento alla migliore colonna sonora nello stesso anno, il David di Donatello per il miglior musicista nel 2011, prima donna in assoluto a ricevere questo riconoscimento, e il Premio Top Jazz 2011 come miglior artista del jazz italiano secondo la rivista Musica Jazz.
Con preghiera di pubblicazione/diffusione
Ente Musicale Società Aquilana dei Concerti "BONAVENTURA BARATTELLI"
Tel.: +39 0862 24262