Bussi Sul Tirino (PE) – Sala del Consiglio Comunale
La denominazione di Bussi deriverebbe dalla presenza, nella zona dove sorsero i primi insediamenti, della pianta del Bosso (in latino Buxum) e fu prima Bucsi e poi Bussi. Notizie certe si hanno a partire dal 1092, momento storico in cui alcuni stabili del castello di Bussi erano posseduti dal monastero di San Benedetto in Perillis. La storia di Bussi sul Tirino è legata indissolubilmente al fiume Tirino che la attraversa e ai monasteri e abbazie che sorsero nel periodo medioevale, come la benedettina di Santa Maria di Cartignano, ormai in rovina. La famiglia dei Cantelmo feudataria di Popoli dai tempi degli Angioini abitò il Castello dal 1377 al 1579 anno in cui passò nelle mani del Barone Pietropaoli di Navelli e poi a Cosimo De Medici come principe di Capestrano. Dal 1743 Bussi entra nel Regno delle Due Sicilie ma con l’arrivo di Napoleone il re di Napoli decretò lo smantellamento delle feudalità di Bussi. Dall’Unità di Italia Bussi acquistò la attuale denominazione in Bussi Sul Tirino con appartenenza alla provincia dell’Aquila. Dal 1927 passata alla Provincia di Pescara.
La Casa Comunale di Bussi sul Tirino è situata in via Regina Margherita, composta da un edificio a due piani cui si accede da due gradinate. Ricostruita più volte dal 1915, momento in cui crollò a causa del terremoto di quell’anno. Attualmente la Casa Comunale accoglie tutti gli uffici amministrativi.
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