Comunicato stampa
CS141225 Domenica 14 dicembre in concerto a L’Aquila la violinista Francesca Dego, una delle star internazionali della sua generazione. In programma anche la prima assoluta di “Gli occhi di Giulia” di Francesco Antonioni.
COMUNICATO STAMPA
Domenica 14 dicembre in concerto a L’Aquila la violinista Francesca Dego,
una delle star internazionali della sua generazione.
In programma anche la prima assoluta di “Gli occhi di Giulia” di Francesco Antonioni.
L’AQUILA. La violinista Francesca Dego, una delle migliori nel panorama internazionale della sua generazione grazia ad una straordinaria versatilità, originalità interpretativa e impeccabile tecnica, è la protagonista del concerto in programma domenica 14 dicembre con inizio alle ore 18 all’Auditorium del Parco, nel cartellone della Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”.
Francesca Dego è un’artista infaticabile, presente in prestigiosi festival, invitata dalle migliori orchestre del mondo; nella scorsa stagione ha debuttato con la London Symphony Orchestra e le sue incisioni sono fra le più premiate degli ultimi anni, uno fra tutti il Premio Abbiati 2024 per i concerti di Busoni e Brahms. Il suo repertorio comprende molti lavori di autori contemporanei e collabora stabilmente con grandi compositori come Michel Nyman, Carlo Boccadoro, Nicola Campogrande e tanti altri. In occasione della ottantesima stagione, la Barattelli ha voluto sostenere il suo progetto chiamato “Feathers in time”, dove vengono commissionati brani ad autori ispirati alle poesie di suo padre, il poeta Giuliano Dego (1932-2020). Il progetto prende il via con il concerto odierno con la presentazione dell’opera “Gli occhi di Giulia” per violino solo, commissionata a Francesco Antonioni, uno dei compositori italiani più noti e attivi del panorama nazionale, peraltro di origini abruzzesi (Teramo), ispirata alla poesia “Piume nel tempo” di Giuliano Dego.
“Ci sono molte suggestioni alla base della composizione di questo brano – spiega il compositore – a partire dalla grande ammirazione per la personalità artistica di Francesca Dego e il suo magnifico suono; poi la sorpresa di scoprire le bellissime poesie di suo padre Giuliano; e infine la commozione nell’ascoltare il suo progetto di commissionare una serie di brani per violino solo, ciascuno ispirato ad una di quelle poesie. Ritengo sia un meraviglioso omaggio di una figlia a suo padre e, sfogliando il libro, ho trovato una poesia che ha sua volta nel titolo il nome di mia figlia, Giulia… per questo il brano è dedicato a Francesca e Giuliano Dego ma anche a tutti i padri e a tutte le figlie”.
Questa ideale storia di padri e figli, di generazioni a confronto e saperi tramandati, è la linea che collega tutto il programma del concerto. Infatti si inizia con un “Capriccio Polacco” della compositrice Grażyna Bacewicz (1909 -1969) che ha avuto come primo maestro e guida suo padre Vincas Bacevičius, violinista e compositore. Si prosegue con la Sonata op. 31 op. 2 di Paul Hindemith (1895-1963) autore la cui influenza pedagogica si estese per decenni tra Europa e Stati Uniti e con la Sonata op. 27 n. 3 di Eugène Ysaÿe (1858 – 1931) che, come docente al Conservatorio di Bruxelles, fu punto di riferimento nella storia del violino moderno.
La seconda parte del programma presenta il punto di partenza, l’opera “madre” del repertorio violinistico, la Partita n. 2 in re min. BWV 1004 di Johann Sebastian Bach, quella che termina con la celebre monumentale Ciaccona, eseguita integralmente in concerto solo dai più grandi violinisti.
Francesca Dego suona un prezioso violino Antonio Stradivari per concessione di Y&A Beare di Londra.
Con preghiera di pubblicazione/diffusione