Vagabundos s.r.l
da una produzione originaria Fondazione Romaeuropa e Les Nuits de Fourvière
presenta
Festeggia le 150 repliche con la tournèe in Italia
7 – 12 ottobre, Teatro Quirino – Roma
9 – 14 dicembre, Teatro Bellini – Napoli
21 dicembre, Auditorium della Guardia di Finanza – L’Aquila
22 dicembre, Teatro Politeama – Genova
23 – 26 dicembre, Teatro Menotti – Milano
27 – 31 dicembre (pausa il 29), Teatro Carignano – Torino
23 gennaio, Teatro Savoia – Campobasso
24-25 gennaio, Teatro Don Gesualdo – Avellino
12 febbraio, Teatro Ponchielli – Cremona
“Ogni volta che pensiamo che il percorso del Flauto Magico sia arrivato al termine, succede sempre qualcosa che ci dimostra che probabilmente il cammino dell’Orchestra di Piazza Vittorio, con questo spettacolo, è ancora molto lungo” Lo dichiara Mario Tronco, direttore artistico della storica e più importante orchestra multietnica italiana.
Il cammino de Il Flauto magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio, divenuto ormai un cult con le sue 150 repliche, è infatti molto lungo e farà parte di una stagione teatrale, quella 2014/2015 che vede L’Orchestra impegnata in una lunga tournèe e molti appuntamenti importanti. Si parte lunedì 22 settembre, quando per la tradizionale cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico presso il Cortile d’onore del Quirinale, l’ Orchestra di Piazza Vittorio si esibirà alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Un momento questo di grande prestigio per lo storico ensemble, che tanto ha rappresentato il nostro paese, anche all’estero, con i numerosi concerti.
Avrà poi inizio la tournèe. Si parte da Roma, culla dell’orchestra: dal 7 al 12 ottobre Il Flauto magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio avrà l’onore di aprire la stagione del Teatro Quirino. Questa ripresa romana è un vero e proprio omaggio al numeroso pubblico che in tanti anni ha sostenuto e continua a sostenere l’Orchestra. La tournèe prosegue poi con una serie di tappe tutto molto importanti: 9 – 14 dicembre Teatro Bellini di Napoli, 21 dicembre Auditorium della Guardia di Finanza L’Aquila, 22 dicembre Teatro Politeama di Genova, 23 – 26 dicembre Teatro Menotti di Milano, 27 – 31 dicembre(pausa il 29) Teatro Carignano di Torino, 23 gennaio Teatro Savoia di Campobasso, 24-25 gennaio Teatro Don Gesualdo di Avellino, 12 febbraio Teatro Ponchielli di Cremona.
E dopo la tournèe del Flauto, sarà la volta di una nuova importante avventura artistica: L’Orchestra di Piazza Vittorio sarà a lavoro con Mario Martone con lo spettacolo Carmen da Prosper Mérimée, Henri Meilhac e Ludovic Halévy, adattamento Enzo Moscato e Mario Martone, regia Mario Martone, musiche George Bizet, direzione musicale Mario Tronco, arrangiamento musicale Mario Tronco e Leandro Piccioni, esecuzione dal vivo Orchestra di Piazza Vittorio, con Iaia Forte, Roberto De Francesco; produzione Fondazione Teatro Stabile Torino / Teatro di Roma. Un nuovo spettacolo che nulla ha a che vedere con la Carmen secondo L’Orchestra di Piazza Vittorio andata in scena a Lione nel 2013 e a Caracalla nel giugno 2014, ma un lavoro tutto nuovo che vede l’incontro tra Mario Martone e Mario Tronco, i quali accarezzano da anni l’idea di lavorare insieme e di farlo con il teatro d’opera. Così nasce Carmen. Partendo dal libretto del capolavoro di Bizet, nelle mani di Martone l’opera approda verso temi contemporanei, affidandosi al talento, ai volti e alla teatralità innata dei musicisti dell’Orchestra di Piazza Vittorio, che riunisce artisti, culture e tradizioni, sonorità antiche e nuove, strumenti sconosciuti e melodie universali.
Il Flauto Magico secondo l’orchestra di Piazza Vittorio: nascita, sinossi, note di regia
L’idea è nata nel 2007 da una proposta di Daniele Abbado per la Notte Bianca di Reggio Emilia. Il progetto ci sembrava folle, poi abbiamo deciso di svilupparlo come se l’opera di Mozart fosse una favola musicale tramandata in forma orale e giunta in modi diversi a ciascuno dei nostri musicisti. Come accade ogni volta che una storia viene trasmessa di bocca in bocca, le vicende e i personaggi si sono trasformati, e anche la musica si è allontanata dall’originale.
I ruoli sono stati affidati ai musicisti in base ad una somiglianza di carattere o per affinità con certe esperienze vissute: per esempio Tamino è Ernesto Lopez Maturell, un ragazzo che ha tutta l’esuberanza della sua giovane età. Più che dall’amore per Pamina, interpretata dalla folk singer anglo-americana Sylvie Lewis che è una persona dolce ma determinata, il nostro principe è mosso dal desiderio di avventura e dalla paura dell’ignoto, che a quell’età si trasforma in eccitazione. Il mago Sarastro è Carlos Paz, un artista con un rapporto molto forte con la politica e la religione, che ci racconta spesso dei riti sciamani del suo paese; lui stesso ha qualcosa dello sciamano. Quella della Regina della Notte è una delle poche parti occidentali, è interpretata da Maria Laura Martorana, una virtuosa del canto lirico con un repertorio molto vasto. La sua Regina ha un carattere misterioso, insieme solare e cupo; è animata da sprazzi di energia ma alla fine crollerà come una cantante da club fuori forma. E per diretta assonanza Pap Yeri Samb è stato subito Papageno, una persona semplice e profonda con un carattere molto vicino al personaggio di Mozart.
Volevamo raccontare un Flauto contemporaneo, che si svolge in una società multirazziale di questi tempi, ed evitare qualsiasi fraintendimento. Il Flauto di Mozart è ambientato in un Egitto fantastico. Il nostro invece si trova In un luogo immaginario, senza riferimenti alla geografia reale. Non si tratta dell’esecuzione integrale dell’opera di Mozart. Le melodie sono riconoscibili ma alcune sono solo tratteggiate, senza sviluppo e senza parti virtuosistiche, intrecciate a brani originali dell’Orchestra. Il nostro lavoro con la partitura è necessariamente diverso da quello di un’orchestra “normale”. Dal folk, al reggae alla classica al pop e al jazz, la nostra musica è piena di riferimenti alle altre culture. I musicisti dell’OPV hanno background molto distanti, non solo geograficamente. Ogni musicista porta nell’Opera la sua cultura, la sua lingua: arabo, inglese, spagnolo, tedesco, portoghese, wolof, italiano.
L’Orchestra è sul palco non nella buca, come nelle opere, e i musicisti diventano personaggi semplicemente indossando in scena il loro costume e guadagnando il proscenio.
Ente Musicale Società Aquilana dei Concerti "BONAVENTURA BARATTELLI"
Tel.: +39 0862 24262