Si tratta di un programma ideato ed elaborato per dare vita a improvvisazioni e riletture contemporanee sulle antifone mariane in “contrappunto” o, per usare il linguaggio jazzistico, in “interplay” con l’esecuzione del canto gregoriano. “Gratia”, una parola che esprime quel tipo di sentimento, musicale e spirituale, che è allo stesso tempo rappresentativo dell’universo Mariano; ma va oltre ed esprime un concetto che può unire tutte le culture e tutti i credo, religiosi e non.
Pietropaoli ha affrontato questo lavoro affascinato dalla semplicità delle antifone, da quella scrittura minimalista che racchiude una immensa spiritualità, un contrasto estremamente prezioso e unico, antico e modernissimo. “Gratia” aspira a dimostrare, anzi a confermare, che anche i linguaggi più diversi e più lontani possono incontrarsi sotto il segno di una mistica senza confini, di un amore che può, deve, andare oltre i singoli culti.